
Le battaglie senza senso: Agente Sportivo FIFA vs Agente Sportivo FIGC
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La discrepanza tra il Regolamento Agenti Sportivi FIGC e il FFAR, ossia il Regolamento Agenti Sportivi della FIFA, nonostante i passi avanti, è ancora tanta.
La domanda sorge spontanea: perché se la FIFA, organo supremo in ambito calcistico mondiale, detta delle linee guida, queste non vengono semplicemente assorbite dalla FIGC e dalle altre Federazioni? Andiamo per gradi.
Sin dal ritorno dell'esame FIFA Agenti Sportivi diverse Federazioni non hanno semplicemente recepito le direttive ma hanno cercato di ostacolare questa nuova introduzione di un titolo riconosciuto a livello mondiale.
In Italia, lo sappiamo, amiamo complicarci la vita con una burocrazia lenta e macchinosa ed anche in questo caso non ci stiamo smentendo. La reintroduzione di un esame FIFA dovrebbe essere accolto come una grande notizia da parte delle singole Federazioni poiché permetterebbe di uniformare la disciplina che riguarda la figura dell'Agente Sportivo.
Inoltre l'organizzazione dell'esame non spetterebbe più alla singola Federazione ma sarebbe la FIFA a dover organizzare tutto. Ma in Italia sembra che ci siano tante persone che ostacolano un percorso che vada in questa direzione.
Sicuramente ci sono tanti interessi economici, ma ci sono sopratutto interessi nel voler controllare chi può e non può entrare in questo mondo, cosa che con l'esame FIFA diverrebbe molto più complicato.
Questo ultimo sospetto viene alimentato dalla nuova battaglia che gli Agenti Sportivi iscritti al Registro Federale stanno portando avanti in riferimento alla nuova figura dell'Agente Sportivo Domiciliato.
Quest'ultimo, con il nuovo Regolamento Agenti Sportivi FIGC è colui che ha sostenuto e superato l'esame di abilitazione FIFA ed è regolarmente iscritto al Registro Agenti Sportivo della FIFA.
Superato questo esame e iscrittosi al Registro Agenti Sportivi FIFA, l'Agente non può operare in Italia a meno di domiciliarsi presso un Agente Sportivo iscritto al Registro Federale. La prima domanda da porsi è: perché non permettere semplicemente a questi Agenti Sportivi di iscriversi direttamente al Registro Federale?
Ma sembra, comunque, che neanche questo compromesso trovato dalla Federazione Italiana possa andare bene alle categorie di Agenti Sportivi che stanno impugnando questa nuova definizione.
Ricordiamo che già con gli avvocati iscritti all'albo del proprio foro di competenza, le associazioni degli Agenti Sportivi hanno ostacolato la possibilità di lavorare con i calciatori, nonostante sia palese come un avvocato abbia più competenze legali di un Agente Sportivo e come questo possa seguire meglio il proprio assistito.
La nuova battaglia si rivolge agli Agenti FIFA i quali, nonostante abbiano superato un'esame riconosciuto a livello mondiale come in passato, sembrano non avere le competenze per poter operare in Italia.
Ma le domande sono tante: il titolo abilitativo italiano come Agente Sportivo vale più di una laurea magistrale in giurisprudenza? Il titolo abilitativo italiano come Agente Sportivo vale più di un titolo di abilitazione come avvocato? Il titolo abilitativo italiano come Agente Sportivo vale più di un titolo abilitativo internazionale come quello della FIFA?
Per me la risposta è abbastanza chiara ma lascio a voi tirare le conclusioni.