
Novità vincolo contrattuale: la durata massima aumenta da 5 a 8 anni
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Con il Decreto Sport, varato venerdì scorso, il Consiglio dei Ministri ha introdotto diverse modifiche nell'ambito dello sport e tra le più rilevanti c'è la durata del rapporto di lavoro professionistico.
All'art. 11, punto 4), lett. b) viene modificato il D.Lgs. n. 36/2021 permettendo alle società di vincolare i propri atleti per un periodo massimo di otto anni, a cospetto dei cinque anni stabiliti in precedenza.
È una svolta epocale se si pensa che la durata massima di un contratto sportivo non veniva modificato da ben 45 anni. Il rapporto di lavoro, infatti, fu regolato dalla Legge 91/1981 con successive modifiche apportate con il D.lgs. 36/2021.
Gli effetti di tale modifica sono tutti a vantaggio della società poiché vengono messe nelle condizioni di massimizzare il diritto sulle prestazioni dei giocatori trasformando i rapporti contrattuali in veri e propri asset di lungo periodo. Sostanzialmente i club potranno valutare meglio il cosiddetto trading player.
Altro fattore rilevante, e sempre a favore delle società, è che l'ammortamento dei vari costi sarà spalmato su otto anni e non più su cinque rendendo tutti gli investimenti più sostenibili.
Non rientra in questo discorso il Fair Play Finanziario il quale non sarà colpito da questo intervento legislativo: il costo del cartellino sarà comunque ripartito su un massimo di cinque stagioni.